Basilica di Santa Giustina  Affacciata  su Prato della Valle si erge la chiesa benedettina di Santa Giustina, uno dei  più antichi luoghi di culto di Padova. Costruita in un'area in origine  cimiteriale fu intitolata alla santa patrona della città, martirizzata nel 304  durante la persecuzione dell'imperatore Massimiano. Un primo edificio, doveva  esistere già nel IV sec. ma verso la fine di quello successivo il prefetto  Opilione, illustre patrizio della corte di Teodorico vi fece edificare una più  ampia chiesa, fiancheggiata da un'Oratorio dedicato a San Prosdocino,primo  vescovo e precedente patrono di Padova.In seguito al terremoto del 1117, la  Basilica venne nuovamente ricostruita in forme romano gotiche e infine ancora  rinnovata a partire dai primi del 500. Ambienti e frammenti delle precedenti  fabbriche sopravvivono tuttora numerosi a testimoniare la lunga storia della  chiesa come i due grifoni in marmo di Verona, posti ai lati della scalinata di  accesso, appartenuti al portale dell'edificio romano gotico. La basilica  cinquecentesca, tra le più grandi della cristianità sormontata da otto cupole  con un alto campanile venne realizzata sotto la direzione di diversi architetti  fra i quali Andrea Moroni a cui si deve la maggior parte dei lavori che  verranno portati a termine nel 1587 da Andrea della Valle, ad eccezione della  facciata rimasta incompiuta. L'interno è diviso in tre ampie navate con  transetto ed un grande presbiterio. Lungo le navate laterali, si aprono le  cappelle con Pale d'altare di autori seicenteschi tra i quali Luca Giordano e  Palma il Giovane. Nel transetto sinistro è posta la trecentesca Arca di San  Luca, con splendide sculture in alabastro, mentre nel transetto destro si trova  l'altare che conserva le spoglie dell'apostolo Mattia.  
 
 
 
 
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